Processo di Sviluppo di una tesi
Si consiglia vivamente, dopo aver letto le informazioni contenute in queste pagine e dopo l’assegnazione della tesi, di stampare questa così come le altre pagine dedicate alla tesi in modo da risolvere a monte molti dubbi. Spesso le informazioni fornite dal docente sono già contenute sul queste pagine. La tesi dev’essere auspicabilmente richiesta al docente con ampio anticipo; si consiglio di iniziare a pensare alla tesi e all’argomento a due/tre esami dalla laurea. E’ consigliabile verificar le risorse disponibili su questo sito per i tesisti.
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Lo start-up della tesi
Nella fase di start up del lavoro di tesi vi sono alcune attività "obbligatorie" e altre fortemente consigliate. Qui di seguito vengono descritte sinteticamente sia le une che le altre.
1) E' necessario iscriversi al Dipartimento di Scienze Aziendali. Lo status di "laureando", infatti, consente di ottenere benefici alcuni servizi specifici (disponibilità di spazi per lo studio individuale, accesso all'aula informatica, accessi Internet, ecc. ecc.). Per l'iscrizione è sufficiente compilare l'apposito modello reperibile in dip.to.
2) E' opportuno scegliere un tema d'interesse; nel campo "TEMI e argomenti caldi" vengono segnalati alcuni fra i più "caldi" argomenti d'interesse in Finanza Aziendale e Analisi Economico Finanziaria d'Impresa.
3) una volta individuato l'argomento d'interesse è necessario in primis andare a ricevimento dal docente in modo da ricevere l’assegnazione dell’argomento e, quindi, avviare il lavoro di tesi realizzando una ricerca bibliografica ad ampio spettro, consultando tutte le possibili fonti informative, fisiche e virtuali. Nell’area Link troverete alcuni riferimenti per ricerca virtuali su internet, su alcuni siti specializzati e, soprattutto, attraverso le banche dati on-line disponibili nella biblioteca unical (a cui si può avere accesso da qualsiasi Pc di ateneo – i.e. quelli disponibili nella biblioteca stessa – oppure ricevendo una password da casa propria). In merito, sui "TEMI" suggeriti sul sito verrà già fornita una bibliografia di riferimento e, pertanto, una guida nel processo di sviluppo della tesi. A tal fine è assolutamente necessario presentarsi a ricevimento per avere le dovute indicazioni.
4) E' consigliabile, inoltre, dare un’occhiata al materiale disponibile nel presente sito, auspicabilmente molto utile, oltre che consultare i volumi di Umberto Eco e di Paolo Rondo Brosetto e Luca Brusati sul processo di sviluppo di una tesi di laurea (entrambi disponibili presso la Biblioteca Tarantelli). Si tratta di letture facoltative ma di grande interesse.
Dopo aver ultimato la fase di prima ricerca bibliografica (in realtà la ricerca va avanti sino alla fine della tesi in quanto quasi sempre nel mondo sono state "codificate" molte più conoscenze di quelle che si riescono a reperire mediante ricerche bibilografiche.....e su ogni genere di argomento - Internet docet) si procede alla prima definizione dell'indice con il docente.
Prerequisiti
Dato che, in generale, è preferibile condurre un lavoro di tesi articolato in una prima parte teorica e di rassegna della letteratura e in una seconda parte empirica, lo studente dovrebbe possedere le seguenti conoscenze:
- statistica di base (media, mediana, deviazione standard e cenni su regressioni);
- lingua inglese (la maggior parte dei testi e articoli sono in inglese);
- capacità informatiche (uso di word e di excel).
Lo sviluppo della tesi
Le fasi di sviluppo della tesi non sono "standardizzabili", in quanto variabili in funzione del genere di tesi prescelto, disegno di ricerca, della verifica empirica, ecc. ecc.
Ciononostante vi sono alcune attività che certamente coinvolgono tutti i laureandi. Qui di seguito vengono brevemente descritte.
a) Lettura preliminare del materiale bibliografico. Questa prima lettura è utile a classificare il materiale in funzione delle diverse parti del lavoro in cui sarà successivamente utilizzato. Tanto più l'indice è stato definito in modo analitico, tanto più sarà agevole (e utile) classificare il materiale bibliografico. Due avvertenze (dalla serie il mondo non è così semplice e lineare come le descrizioni dei professori universitari fanno immaginare).
La definizione dell'indice cambia in funzione del grado di conoscenza sull'argomento che sviluppate. In seguito alla prima lettura quindi potreste decidere di cambiare la struttura e quindi rivedere le scelte di classificazione......così va la vita: il cambiamento non è l'eccezione, ma la regola. Il processo di definizione dell'indice e di lettura e schedatura del materiale e' quindi ricorsivo. Inoltre, ogni articolo o lettura sul tema della tesi contiene - in genere - una copiosa bibliografia che rende possibile la cosiddetta "ricerca a cascata", ossia il continuo arricchimento della bibliografia alla ricerca dei testi di riferimento sull'argomento - quelli citati da tutti (o quasi) gli autori che hanno scritto sul tema della vostra tesi.
Seconda avvertenza. Lo stesso articolo o libro può contenere dati e informazioni utili in più capitoli. In questo caso un buon sistema di post-it /con l'indicazione dei capitoli e dei paragrafi sui quali utilizzare il materiale in esame) aiuta ad orientarsi. Utilizzando articoli in Pdf (formato Acrobat) scaricati da internet, si consiglia vivamente di salvarli rinominandoli nel seguente modo: cognome dell’autore oppure del primo autore (e poi scrivere et al. … ossia ed altri), l’anno e il titolo, indicando alla fine la signa wp se si tratta di un working paper oppure senza indicare niente se si tratta di un articolo pubblicato su una rivista (Journal) ossia già accettato dalla comunità scientifica.
b) Pur essendo difficile immaginare uno standard di struttura o indice del lavoro è consuetudine sviluppare la tesi seguendo uno schema così articolato:
b.1 Introduzione, in 3 o al massimo 5 pagine serve a spiegare l'oggetto della tesi, le motivazioni dell'attenzione all'argomento prescelto il modo in cui verrà studiato e la struttura del lavoro (descrizione in forma discorsiva dell'indice)
b.2 Prima parte, che in genere consta di due (oppure al massimo tre capitoli) di inquadramento concettuale del tema, secondo una logica che passa dal "generale" al "particolare". Si descrive e definisce il tema oggetto d'analisi e relazioni che si intende approfondire passando il rassegna la letteratura di riferimento (meglio se sintetizzata attraverso tabelle sinottiche)
b.3 Parte seconda, anche in questo caso composta da due (oppure al massimo tre capitoli) che concentrano l'attenzione sui contenuti sperimentali o empirici descrivendo metodologia e risultati della ricerca. Questa parte ha quasi sempre almeno due capitoli: uno relativo a metodologia e obiettivo della ricerca e uno relativo ai risultati.
E’ possibile svolgere la tesi anche articolandola in tre capitoli, ognuno con un approfondimento teorico e un applicazione empirica. Ad esempio, sul tema della struttura finanziaria la tesi potrebbe essere articolata nel seguente modo:
b.’ un primo capitolo di rassegna della letteratura sulle determinanti delle scelte di struttura finanziaria attraverso lo strumento della meta-analisi.
b.’’ un secondo capitolo sull’analisi empirica delle determinanti delle scelte di struttura finanziaria in italia (acquisendo dati sull’italia e applicando un’analisi econometrica).
b.’’’ un ultimo capitolo sul legame fra struttura finanziaria e valore (utilizzando gli stessi dati per un approfondimento empirico sul legame debitoèvalore).
In fase di stesura, soprattutto per i primi capitoli, le difficoltà non mancano. Si tratta della vostra prima tesi di laurea! E poi c'è la mancanza di esercizio nello scrivere…..ma capitolo dopo capitolo, il lavoro risulterà più agevole e l'elaborato più scorrevole. Non disperate. Saper scrivere una tesi non e' una capacità che ci viene trasmessa geneticamente.
Al fine di agevolare il vostro lavoro, pertanto, sono di seguito riportate alcuni suggerimeti di metodo:
- concentrate l’attenzione sull’intero indice. Riflettete preliminarmente sui contenuti sui da esporre in ogni capitolo e poi in ciascun paragrafo all'interno di ciascun capitolo (predisponendo una "scaletta" provvisoria dei temi da trattare in capitoli e paragrafi, nonchè della loro sequenza, valutandone la congruità e la logica prima di iniziare a scrivere);
- leggere analiticamente il materiale bibliografico rinvenuto e "classificare" gli spunti che la lettura offre sulla base dell'indice concordato con il docente (collegare ogni capitolo/ paragrafo della tesi, con le pagine dei testi/ articoli consultabili per la stesura dello specifico capitolo/ paragrafo);
- costruire il "progetto esecutivo" di ogni paragrafo, a partire dal titolo del paragrafo e dalla scaletta (da aggiornare, integrare e rivedere durante la lettura del materiale bibliografico e la raccolta dei dati) riflettendo sulla sequenza degli argomenti e sulla causalità logica;
- Infine, SCRIVERE, ricordando che rem tene verba (o in questo caso scripta) sequentur!
E' opportuno scaricare e leggere con attenzione il seguente file che contiene informazioni preziosissime su come scrivere una tesi con Microsoft Word. Si tratta di una serie di indicazioni che vi saranno molto utili in merito a come si imposta il foglio, come si prepara l'indice, ecc. (Si veda documento in “materiale utile”)
In fase di stesura, è inoltre necessario rispettare i seguenti standard formali:
- Qualora nella tesi vengano riportati interi periodi di altri autori è necessario "virgolettare" quanto "copiato", citando - sempre fra parentesi – cognome Autore, Anno e numero di pagina. In ogni caso è necessario citare le fonti bibliografiche di riferimento, secondo gli standard internazionali (Autore, Anno - a fine periodo). La citazione nella stessa forma è necessaria anche per tabelle o figure ("Fonte: tratto da…"). La citazione è d'obbligo anche nel caso in cui le suddette (tabelle e figure) vengano "rettificate" dal candidato, con una locuzione del tipo "Adattato da… oppure Modificato da…."
- Le citazioni devono essere fatte all’americana; ad esempio, nel corpo del testo, cos’ come pure in nota, indicando cognome autore e, fra parentesi, l’anno … Zingales (2000) … oppure se un’intera frase è riportata da un articolo, alla fine della frase aprire una parentesi e indicare, il cognome dell’autore e l’anno … (Zingales 2000). In generale, affermazioni di terzi vanno riportati tra virgolette, indicando alla fine il riferimento all’autore e l’anno. Se invece il contenuto di un’affermazione richiama il pensiero di più autori alla fine della frase aprire una parentesi e indicare, il cognome dell’autore e l’anno per ogni contributo in ordine decrescente … (Vishny 2004, La Porta et al. 2001, Zingales 2000).
- E' opportuno costruire periodi brevi e chiari, verificando completezza e consecutio temporum (è in genere utile una prima rilettura con amici o parenti che abbiano familiarità con la letteratura italiana, e che quindi possano essere severi giudici del vostro lavoro);
- E' consigliabile curare la fluidità di ogni paragrafo (collegare accuratamente i diversi periodi, curarne la sequenza logica)
- E' auspicabile l'uso della terza persona (singolare o plurale)......il plurale maiestatico è ormai desueto (evitare anche l'articolo davanti ai nomi - e ai cognomi - di persona)
Si consiglia di scaricare le specifiche informazioni sulle regole redazionali (Si veda documento in “materiale utile”).
La bibliografia, insieme al titolo e all'indice del lavoro, deve essere aggiornata costantemente e consegnata al docente ogniqualvolta viene prodotto un nuovo capitolo del lavoro (con il nome, il cognome e l'e-mail).
Gli output intermedi consegnati al docente devono avere un "senso compiuto". A tale riguardo l'unità minima da sottoporre a verifica è il capitolo.
E' preferibile che ogni capitolo, prima di essere consegnato al docente, venga con due giorni di anticipo inviato via e-mail (dopo aver controllato l'assenza di virus!).
Gestione delle citazioni e della bibliogragia
Per le references, ossia per citare opportunamente gli autori all'interno del lavoro scaricare il seguente software che si aggiunge in word e sopporta durante tutta la stesura del lavoro.
http://www.mendeley.com/download-mendeley-desktop/?utm_medium=email&utm_source=transactional&utm_campaign=onboarding%2Foneday
Video tutorial al seguente link
http://resources.mendeley.com/index.html
Attraverso tale software sarà facilissimo realizzare la bibliografia alla fine (automatico).
CONSIDERAZIONI GENERALI
Evitare i toni “giornalistici” o “trionfali” da responsabile delle relazioni esterne. Scrivere in modo piano, tecnico (inserendo in nota, laddove necessario, la spiegazione dei tecnicismi) e, se possibile, scientifico.
Citare le fonti e gli autori ogni volta che il pensiero espresso appartiene ad altri. Le citazioni devono essere fatte all’americana; ad esempio, nel corpo del testo, cos’ come pure in nota, indicando cognome autore e, fra parentesi, l’anno … Zingales (2000) … oppure se un’intera frase è riportata da un articolo, alla fine della frase aprire una parentesi e indicare, il cognome dell’autore e l’anno … (Zingales 2000). In generale, affermazioni di terzi vanno riportati tra virgolette, indicando alla fine il riferimento all’autore e l’anno. Se invece il contenuto di un’affermazione richiama il pensiero di più autori alla fine della frase aprire una parentesi e indicare, il cognome dell’autore e l’anno per ogni contributo in ordine decrescente … (Vishny 2004, La Porta et al. 2001, Zingales 2000).
Tutti i dati in testo o nelle tabelle devono riportare con esattezza la fonte e l’anno, cui i dati fanno riferimento, sotto la tabella o figura.
Avere cura di esprimere con esattezza le unità di misura nelle quali sono espressi i dati.
Le tabelle di testo possono essere utilizzate anche come strumento di sintesi, in cui riportare elencazioni, classificazioni e simili che appesantirebbero la lettura del testo, o come schemi sinottici (da usare abitualmente) in cui riassumere le linee di svolgimento del testo.
Il grafico serve ad illustrare risultati e a rafforzare delle affermazioni fatte nel testo. Per tale motivo deve essere di agile interpretazione, oltre che affidabile. Fonte, unità di misura dei dati, valori sugli assi devono essere sempre indicati con estrema chiarezza e affidabilità.
Buona lavoro.